lunedì 8 giugno 2009

Ri - Guardandosi...

"Un sogno nel cappello", teatro Don Bosco, Pergine Valsugana, venerdì 29 maggio.

Qui sotto il link dove troverete le foto di Matteo De Stefano scattate durante lo spettacolo.


http://www.matteo-destefano.it/Downloads/unsogno/index.html




A voi.
Guardatevi.
E non perdetevi di vista.

s.

lunedì 1 giugno 2009

Prove

Ciao ragazzi!
Le prove per questa settimana sono fissate per giovedì 4 giugno alle ore 17.00.
Non mancate!
A presto,
s.

venerdì 29 maggio 2009

Il grande giorno


Eccoci arrivati in fondo...Come si dice...today is the day!


Stasera alle ore 21.00 al teatro Don Bosco di Pergine andrà in scena lo spettacolo finale del nostro laboratorio: "Un sogno nel cappello".


Vi aspettiamo numeosi, l'ingresso è gratuito...uscirete con un sogno in più!

lunedì 25 maggio 2009

Festa dei popoli: let's start!


Umore: ok!



Agitazione: ok!



Concentrazione: ok!



Preparazione e incoraggiamento: ok!



...e...si va in scena!






Alla prossima! Venerdì 29 maggio, teatro Don Bosco di Pergine Valsugana, ore 21.00: "Un sogno nel cassetto". Non mancate!

P.s.: Grazie ragazzi. Siamo orgogliose di voi! federica e susanna.

giovedì 21 maggio 2009

Incontro senza confini: spazio aperto alla creatività


In occasione della Festa dei Popoli di Trento, un pomeriggio dedicato a giovani e giovanissimi. Diversi gruppi si alterneranno sul palco di Piazza Fiera con performance teatrali, giocoleria, musica e danza. Nel frattempo giovani artisti dipingeranno quadri in tempo reale. Un pomeriggio all'insegna della creatività che sia stimolo per una riflessione sull'integrazione.


Quando: sabato 23 maggio 2009
Ora: 17.00 - 19.00
Dove: Piazza Fiera
Città/Paese: Trento, Italy


E noi non potevamo mancare: andremo in scena con un'anteprima dello spettacolo "Un sogno nel cappello" tra le 17.30 e le 18.00. Vi aspettiamo numerosi e fate il tifo per noi!!

mercoledì 13 maggio 2009

domenica 3 maggio 2009

mercoledì 29 aprile 2009

APPUNTAMENTI!!!IMPORTANTE!!!

ciao ragazzi!!
ecco qui tutti gli appuntamenti per il prossmo mese...guai mancare eh ^^
PROVE
lunedì 4 maggio ore 17-19
mercoledì 6 16-19
venerdì 8 16-19
lunedì 11 17-19
mercoledì 13 16-19
venerdì 15 16-19
lunedì 18 17-19
mercoledì 20 17-19
venerdì 22 15-18(prove generali)
sabato 23 spettacolo in piazza fiera
lunedì 25 17-19
mercoledì 27 16-19 (prove generali)
venerdì 29 spettacolo!! ritrovo alle 2.30 al centro giovani

INTERVISTE
giovedì 30 aprile ore 15.30 tania e adem
lunedì 4 maggio ore 16 alessia e anna
mercoledì 6 maggio ore 15 chiara e klevis
venerdì 8 maggio ore 15 martina e mattia

susanna, federica, sabrina o ragazzi controllate ledate xò grazie
Tania^^

sabato 25 aprile 2009

Infanghiamoci



Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall’alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose
ma l’unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l’odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c’è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l’unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l’appetito la sete l’evoluzione in atto
l’energia che si scatena in un contatto

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

Jovanotti

giovedì 23 aprile 2009

E' ora di uscire dal silenzio

Questo progetto è nato con un punto di domanda...integrazione e legalità?? ma cos 'è?? molti di noi sono venuti al primo incontro per curiosità. C' era chi si aspettava di recitare,chi di fare lunghi dibattiti e chi non aveva la più pallida idea di cosa aspettarsi ma era stato incuriosito dalle locandine.
Bene, dopo ben otto favolosi incontri direi che catalogare questo progetto sotto "corso di teatro" o qualsiasi altra cosa sarebbe davvero molto riduttivo. Il progetto mira a far capire a noi ragazzi che lo frequentiamo e a chi poi i vedrà recitare quanto sia importante abbassare le sciocche bariere che abbiamo nei confronti degli altri, quanto sia invece più importante accogliere anche il diverso ed accettarlo e apprezzarlo proprio per ciò che ci differenzia da lui. Ogni incontro si apriva con un gioco che mirava a farci capire l'argomento dell'incontro sperimentandolo sulla nostra pelle e poi c'era il momento delle riflessioni in cui ognuno di noi poteva dire la sua o raccontare un esperienza personale. questo corso per me è sato uno spunto per tantissime riflessioni personali ma anche una bellissima occasione per incontrare nuovi amici.
Ora ragazzi è però tempo di mettere a frutto tutte le ore passate insieme e far sentire la nostra voce e le nostre idee. E' ora di dire alla gente quello che noi abbiamo imparato nella speranza che on il tempo si smuova qualcosa nella nostra società ed ognuno di noi impari ad accogliere e rispettare il prossimo, identico o diversissimo che sia da noi.
Grazie a tutti ragazzi!!
A domani ^^
La vostra Tania

giovedì 16 aprile 2009

Settimo incontro: identità di persona e identità di personggio

Che cosa è l'identità? Da che cosa è costituita? Che differenza c'è tra l'identità di una persona e l'identità di un personaggio? Il mondo è popolato da persone, da personaggi o da entrambe le figure? Chi siamo noi? Chi e cosa concorre nella costruzione della nostra identità?


Un personaggio, signore, può sempre domandare a un uomo chi è. Perché un personaggio ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è sempre "qualcuno". Mentre un uomo - non dico lei, adesso - un uomo così in genere, può non essere "nessuno".

Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!

Come sopportare in me questo estraneo? Questo estraneo che ero io stesso per me? Come non vederlo? Come non conoscerlo? Come restare per sempre condannato a portarmelo con me, in me, alla vista degli altri e fuori intanto dalla mia?

Luigi Pirandello, Sei personaggi in cerca d'autore, 1921

mercoledì 15 aprile 2009

Fotoromanzando...

Ciao!
Oggi abbiamo dimenticato di dare un titolo al nostro capolavoro "fotormanzesco". Se avete idee mettetele in commento a questo post! Io aspetto proposte :)
s.

martedì 14 aprile 2009

Memorandum

Ciao a tutti!
Vi ricordiamo che mercoledì 15 aprile, ossia domani, l'appuntamento con il laboratorio è alle 14:00. Dopo le due ore, dalle 16:00 in poi, guarderemo un film!
A presto,
susanna e federica.

lunedì 13 aprile 2009

Roberto Saviano: un esempio di coraggio


Roberto Saviano è nato a Napoli nel 1979. Si è laureato in Filosofia all'Università degli Studi di Napoli "Federico II". In Italia collabora con “L’espresso” e “la Repubblica”, negli Stati Uniti con il “Washington Post” e il “Time”, in Spagna con “El pais”, in Germania con “Die Zeit” e “Der Spiegel”.

Il suo primo libro Gomorra (Mondadori) è un bestseller che ha venduto 1.700.000 copie ed è stato tradotto in 50 paesi. È presente nelle classifiche di best seller in Germania, Olanda, Belgio, Spagna, Francia, Svezia, Finlandia. La letteratura e il reportage sono gli strumenti che Roberto Saviano usa per raccontare la realtà.

Dal 13 ottobre 2006, in seguito al successo del romanzo Gomorra, fortemente accusatorio nei confronti delle attività camorristiche, ha ricevuto numerose minacce da parte della camorra e vive sotto scorta. Attualmente, per motivi di sicurezza, è costretto a cambiare continuamente dimora.

Da Gomorra sono stati tratti uno spettacolo teatrale e l’omonimo film.

Questo è il suo sito: www.robertosaviano.it

L'ultima apparizione televisiva di Roberto Saviano risale al 25 marzo scorso quando è stato intervistato da Fabio Fazio in uno speciale della sua trasmissione, "Che tempo che fa". Eccola qui!

Sesto incontro: la paura

Sperimentiamo un nuovo modo per metterci alla prova e così proviamo ad aiutarci a non avere paura...





Prova anche a dare un'occhiata qui: www.nonaverpaura.org

venerdì 3 aprile 2009

Mail Delivery Service

Ciao a tutti,
scusate ma non riesco ad inviarvi le foto via mail. Non capisco il motivo ma ritornano indietro continuamente.
Comunque le vedremo tutti insieme mercoledì :)
Un abbraccio a tutti e a presto,
susanna.

giovedì 2 aprile 2009

Accogliere chi? Iniziamo da noi stessi...

“E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti per terra e ascoltare il cd della tua vita, traccia dopo traccia, nessuna è andata persa: tutte sono state vissute e tutte, in un modo o nell’altro servono ad andare avanti. Non pentirti, non giudicarti, sei quello che sei e non c’è niente di meglio al mondo. Pausa, rewind, play, e ancora e ancora e ancora, non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoni per riempire il caos che hai dentro. E se scenderà una lacrima quando li ascolti, beh, non avere paura, è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita…”




(Adem)

mercoledì 1 aprile 2009

i fantasmi della mente


Ognuno di noi è unico nel suo genere, ma ciò comporta avere non solo dei pregi che ci contraddistinguono dagli altri ma anche dei difetti.

Finchè si parla di pregi, finchè qualcuno ci loda o si complimenta con noi va tutto bene e ci sentiamo forti, grandi e bravi ma come reagiamo alle critiche??

C'è chi se la prende e rifiuta qualsiasi tipo di osservazione che gli venga fatta e c'è chi invece è più aperto e sa accettare anche giudizi meno gradevoli, ma questo non cambia il fatto che comunque una critica non mai piacevole (anche se talvolta ci può davvero aiutare a crescere). Il problema insorge però se i maggiori critici siamo noi stessi, se siamo non in primis a non stimarci abbastanza, a ritenerci brutti o stupidi.

E' stato davvero interessante affrontare la questione tutti insieme cercando di esternare (per quanto possibile perchè questo è davvero una tasto dolente per molti) le nostre sensazioni. Da questo lavoro scecondo me è emerso che tal volta siamo fin troppo acidi nei commenti su noi stessi e che se provassimo ad avere un briciolo di autostima in più potremmo apparire migliori anche agli occhi degli altri (perchè non dobbiamo dimenticare che nella maggior parte dei casi siamo noi a plasmare la nostra immagine che poi trasmettiamo agli altri).

"E' un lavoro lungo che dobbiamo fare su noi stessi" eh si lungo ma che da i suoi frutti ;


Grazie a tutti ragazzi e buona serata


la vostra Tania ;)

lunedì 30 marzo 2009

FAIR PLAY



Questa è una fotografia scattata durante una durissima salita sul passo del Galibier (Tour de France del 1952). Fausto Coppi e Gino Bartali due grandi campioni del ciclismo del secondo dopoguerra, immortalati durante un passaggio di una borraccia (per la cronaca: non è noto chi dei due stesse passando la borraccia al rivale). I due campioni erano eterni rivali, “mitizzati” anche dalla stampa dell’epoca in quanto la rivalità tra i due era vista come una metafora per la suddivisione politica e sociale del paese, diviso tra movimenti di ispirazione laica e d’influenza cattolica.
Perché ho messo questa foto a cui tengo in modo particolare? Perché secondo me è un simbolo ed un esempio di rivalità sportiva cavalleresca, di sfida tra galantuomini e di fair play.
Ma soprattutto perché lo sport lo vedo un po’ come una metafora della vita, sul “campo” come fuori bisognerebbe:
giocare con lealtà,
attenersi alle regole del gioco,
portare rispetto ai compagni, agli avversari, agli arbitri, agli spettatori,
accettare le sconfitte con dignità, mica sempre si può vincere,
rifiutare la violenza, la corruzione, il doping, il razzismo.
Cose che vanno oltre una visione superficiale di una partita o di una gara!!!
S.B.

venerdì 27 marzo 2009

IL BRUTTO ANATROCCOLO

(l'immagine è un po'forte ma rendeva bene l'idea su quello che volevo far capire)
La storia
Nella covata di mamma anatra c’e’ un uovo piu’ grande degli altri che non si vuole aprire.....Alla fine ne esce un pulcino grande e nero. Lo aveva detto la vecchia anatra che quello era un uovo di tacchino...Mamma anatra,allora, porta tutti i pulcini allo stagno per la prova di nuoto..i tacchini non sanno nuotare....lui invece nuota,forse meglio degli altri suoi fratelli che lo maltrattano di continuo..vanno cosi’ alla scoperta del mondo,nel cortile,a far conoscenza con gli altri animali; nessuno e’ buono con lui,tantomeno il tacchino che a suon di beccate lo manda via dalla corte...si ritrova cosi’ nella pericolosa palude dove incontra una anatra selvatica che viene colpita dai pallini dei cacciatori...Un cane da caccia e’ sul punto di azzannarlo,ma alla fine lo risparmia. Cosi’ si avventura in un bosco dove vede una casa;l’autunno e’ gia’ avanzato e dentro e’ cosi’ calduccio che si stende davanti al focolare..l’anziana padrona e’ ben lieta di avere ospiti e un nuovo amico: ma il gatto di casa non e’ dello stesso parere e lo caccia via a malo modo... Cosi’ si ritrova nuovamente da solo...arriva l’inverno e al limite del congelamento viene trovato da una rana che lo porta nella sua tana..diventeranno amici durante il lungo inverno...Arriva la primavera e lui esce dalla sua tana diventata ormai piccola..e’ diventato un bellissimo cigno e nuota sulle calme acque del lago...la rana non crede ai propri occhi quando riconosce la sua voce e pensa di aver perso un amico; ma la vera amicizia non si dimentica e insieme se ne vanno per il mondo, perche’ come diceva mamma anatra: il mondo e’ grande e bello......
ACCETTIAMO E ACCETTIAMOCI PER QUELLO CHE SIAMO...IN FONDO SIAMO TUTTI UGUALI...
la vostra solita chiaretta...

giovedì 26 marzo 2009

Quarto incontro: il pregiudizio

Indovina chi viene a cena, Stanley Kramer, 1967




Rosso Malpelo, Giovanni Verga, 1880

Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riescire un fior di birbone. Sicché tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano Malpelo; e persino sua madre, col sentirgli dir sempre a quel modo, aveva quasi dimenticato il suo nome di battesimo.

FAI PARTE DEL MONDO ANCHE TU COME TUTTI GLI ALTRI..



UN BEL GIORNO TI ACCORGI CHE ESISTI E CHE FAI PARTE DEL MONDO ANCHE TU.... COSì OGNI DUBBIO VA VIA E I PERCHè NON ESISTONO PIù....




Un bel giorno ti alzi e ti rendi conto di aver conosciuto un gruppo di persone splendido che ti sta facendo crescere sempre di più giorno dopo giorno....
..........GRAZIE RAGAZZI!!!!!!!!!!!CONTINUIAMO COSì...............
la vostra chiaretta=)

mercoledì 25 marzo 2009

...stereotipi...

che cos'è uno stereotipo??
Lo stereotipo è, nell'uso moderno, la visione semplificata e largamente condivisa su un luogo, un oggetto, un avvenimento o un gruppo riconoscibile di persone accomunate da certe caratteristiche o qualità. Si tratta di un concetto astratto e schematico che può avere un significato neutrale (ad es. lo stereotipo del Natale con la neve e il caminetto acceso), positivo (la cucina francese è la più raffinata del mondo) o negativo (l'associazione tra consumo di droghe e la musica rock) e, in questo caso, rispecchia talvolta l'opinione di un gruppo sociale riguardo ad altri gruppi. Se usato in senso negativo o pregiudizievole, lo stereotipo è considerato da molti come una credenza indesiderabile che può essere cambiata tramite l'educazione e/o la familiarizzazione.(wikipedia)

Tutti noi tendiamo più o meno consciamente a farci dei pregiudizi pretendendo di catalogare tutto ciò che ci sta attorno. Fin che si tratta di oggetti va tutto bene ma se si parla invece di esseri viventi allora le cose cambiano...tentiamo di raccogliere le persone che ci stanno attorno in categorie (dei matti, ai poco di buono, dai figli di papà a quelli non degni di nota perchè li ritenamo inferiori).Forse lo facciamo perchè l'idea di poter identificare una persona o un animale sotto il nom di una categoria ci da sicurezza, ci fa credere di averne il controllo ma non è affatto così....!Anzi gli stereotipi spesso sono fonte di scontri e intolleranze insensate. Si può pensare che le culle migliori per gli stereotipi siano i luoghi dove regna l'ignoranza (intesa come non conoscenza e non come elemento dispregiativo), ma non è così frequente è che nascano molti stereotipi anche tra i gruppi, per così dire più colti ( nascono dal fatto che più le persone sono colte e più si sentono superiori agli altri).
Certo è un obbiettivo non facile da raggiungere ma sarebbe davvero bello seognuno d noi nel suo piccolo si provasse ad impegnare, analizzando i comporatmenti di chi gli sta attorno e di se stesso in primis cercando di individuare e correggere l'errata abitudine di stereotipare.
Noi ci stiamo provando e devo dire che abbassare propri pregiudizi da un sacco di soddisfazioni.

la vostra Tania ;)

martedì 24 marzo 2009

CONOSCIAMOCI.....


LA NOSTRA AMICIZIA Finirà QUANDO UN PITTORE CIECO Dipingerà IL RUMORE DI UNA ROSA ROSSA CHE CADE SU UN TAVOLO DI CRISTALLO........
NON LASCIAMO CHE L'ABITO FACCIA IL MONACO.........
PROVIAMO AD ACCETTARE ANCHE CHI è DIVERSO!!



la vostra chiaretta....

venerdì 20 marzo 2009

Terzo incontro: la fiducia

Ed eccoci alle prese con persone quasi sconosciute delle quali dobbiamo provare a fidarci. Ci proviamo in un modo nuovo: senza raccontare nulla di personale, senza confidare segreti. Proviamo a bendarci gli occhi e lasciamo che un nuovo amico, di cui sappiamo ancora così poco ma che impareremo a conoscere meglio, ci guidi alla scoperta di odori, sensazioni tattili, rumori. Insomma alla scoperta di tutto ciò che c'è ma non si vede...

Proviamo così a riconoscere...


...e a riconoscerci.


E poi proviamo a fidarci di tutti, in una volta sola. Un cerchio di noi. Ci stringiamo le mani, vietato lasciarsi. A turno uno è al centro bendato. Il cerchio lo protegge. Funziona, fidatevi!


Mi è piaciuta l'idea che fossimo una squadra: perdo io e perdi anche tu (Klevis)

All'inizio ho avuto paura ma poi ho capito come il mio compagno mi giudava e sono riuscita a rilassarmi (Chiara)

Mi è piaciuto guidare il mio compagno. Lo ho aiutato (Adem)

Se non sentivo il cerchio intorno mi sentivo persa (Tania)

Storiella carina....

Ci Sono Anch'io

Max Pezzali

Io
di risposte non ne ho
mai avute mai ne avrò
di domande ne ho quante ne vuoi
e tu
neanche tu mi fermerai
neanche tu ci riuscirai
io non sono
quel tipo di uomo e non lo sarò mai
Non so se la rotta è giusta o se
mi sono perduto ed è
troppo tardi
per tornare indietro così
meglio che io vada via
non pensarci, è colpa mia
questo mondo
non sarà mio

Non so
se è soltanto fantasia
o se è solo una follia
quella stella lontana laggiù
Però
io la seguo e anche se so
che non la raggiungerò
potrò dire
ci sono anch'io

Non è
stato facile perchè
nessun' altro a parte me
ha creduto
però ora so
che tu
vedi quel che vedo io
il tuo mondo è come il mio
e hai guardato
nell'uomo che sono e sarò
Ti potranno dire che
non può esistere
niente che non si tocca o si conta o si compra perchè
chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te

E so
che non è una fantasia
Non è stata una follia
quella stella
la vedi anche tu
perciò
io la seguo ed adesso so
che io la raggiungerò
perchè al mondo
ci sono anch'io
perchè al mondo
ci sono anch'io
ci sono anch'io
ci sono anch'io

Era il primo giorno del 2009, l'uno gennaio....Mi ero alzata come al solito prima di tutti gli altri per sistemare un po' la casa...avevo deciso di accendere la televisione, l'unico rumore che spaccava un silenzio di tomba era quello, per caso stavano facendo vedere un film che già conoscevo(ma che adoravo) e mentre ripensavo alla serata partì questa canzone...quando sono giù mi metto sul letto e la ascolto mille e più volte, per me ha un grande significato.....ognuno la può interpretare a suo modo ma in quest'ambito la vedevo proprio adatta!!!!!!!VI Dò UN AIUTINO: IL MONDO è DI TUTTI E NON DI UNA SOLA PERSONA...e....come dice la canzone CI SONO ANCH'IO.........

la vostra Chiaretta

mercoledì 18 marzo 2009

Poesia

Piccola poesia
Questo è il nostro 3 incontro
stare cn voi è bello
è cm un tramonto
che si vede nel rosso cielo.
Con voi ogni mercoledi e divertente
ascoltando i vostri discorsi divento intelligente,
Parlando dell'integralità
e di cm vivere nella legalità.
Divertendoci passano le ore
questo e un progeto che ci sta a cuore,
grazie di questi momenti
grazie di essere sempre sorridenti.
grazie....
by adem

tutti vagabondi

Walkin' in my shoes




Camminare Nelle Mie Scarpe
Vorrei dirti circa le cose
Che mi hanno infilato dentro
Il dolore a cui sono stato soggetto
Ma il Signore stesso arrossirebbe
Gli innumerevoli banchetti posati ai miei piedi
Frutti proibiti per me da mangiare
Ma penso che il tuo polso ricomincerà a sfrecciare
Adesso sto cercando l’assoluzione
Perdono per le cose che faccio
Ma prima che tu arrivi a qualche conclusione
Prova a camminare nelle mie scarpe
Prova a camminare nelle mie scarpe
Inciamperai nei miei passi
Mantieni sempre la stessa nomina che io ho mantenuto
Se provi a camminare nelle mie scarpe
Se provi a camminare nelle mie scarpe
La moralità disapproverà
La decenza guarda dall’alto in basso
Il destino del capro espiatorio fatto di me
Ma adesso prometto, mio giudice e miei giurati
Le mie intenzioni non potevano essere più pure
Il mio caso è facile da vedere
Non sto cercando una coscienza più pulita
La pace della mente dopo ciò che ho passato
E prima che parliamo di qualche pentimento
Prova a camminare nelle mie scarpe
Prova a camminare nelle mie scarpe
Inciamperai nei miei passi
Mantieni sempre la stessa nomina che io ho mantenuto
Se provi a camminare nelle mie scarpe
Se provi a camminare nelle mie scarpe
Prova a camminare nelle mie scarpe
Adesso non sto cercando l’assoluzione
Perdono per le cose che faccio
Ma prima che tu arrivi a qualche conclusione
Prova a camminare nelle mie scarpe
Prova a camminare nelle mie scarpe
Inciamperai nei miei passi
Mantieni sempre la stessa nomina che io ho mantenuto
Se provi a camminare nelle mie scarpe
Inciamperai nei miei passi
Mantieni sempre la stessa nomina che io ho mantenuto
Se provi a camminare nelle mie scarpe
Prova a camminare nelle mie scarpe
Se provi a camminare nelle mie scarpe
Prova a camminare nelle mie scarpe



(federica)

venerdì 13 marzo 2009

poesia


Cittadino del mondo

Il tuo Cristo è ebreo
e la tua democrazia è greca

la tua scrittura è latina

e i tuoi numeri sono arabi

la tua auto è giapponese

e il tuo caffé è brasiliano

il tuo orologio è svizzero

e il tuo walkman è coreano

la tua pizza è italiana

e la tua camicia è hawaiana

le tue vacanze sono turche,
tunisine o marocchine.
Cittadino del mondo

non rimproverare il tuo vicino
di essere... straniero



(susanna)

giovedì 12 marzo 2009

Secondo incontro: le regole del gioco

Si balla. Una sola regola: la musica si ferma e ci si deve fermare tutti, in qualsiasi posizione ci si trovi. Statue di sale.

Klevis e Adem

Klevis


Adem



Tania



Anna


Si vive. Si viaggia. Ci si sposta per i più svariati motivi. Si vola. Ci si imbarca. Si emigra. Le regole del gioco però in questo caso sono molte di più. Si chiamano leggi. Una in particolare controlla l'immigrazione in Italia: la legge Bossi-Fini.


Abbiamo cercato di capirla meglio...


E alla fine abbiamo recitato...due avvocati ruspanti, una giuria popolare, un giudice che cerca di mantenere l'ordine. Sul banco degli imputati la legge Bossi-Fini


Gli avvocati Klevis (avv. della difesa della legge) e Alessia (avv. dell'accusa)

La giuria popolare alle prese con il voto

La poesia dell'aria-insieme

Aria da nord, aria da sud,aria sul monte,aria sul mare,aria che viene, ma non fa male,aria che ci fa respirare,aria che ci fa pensare.Porta ossigeno dappertutto,trasportata dal vento contiene di tutto:felicità, amore e cortesia,che nessuno le può portare via.L'aria è preziosa, pura e colorata, quasi completamente incantata.Ci dà vita e armonia.girando intorno a noi,senza mai andare via.L'aria può essere pura o inquinata, dipende dal posto in cui è passata.Porta le nuvole a fare un giretto, prima di farle coricare nel letto.L'aria è una risorsapura e incantata,che merita di essere rispettata.
(Anna)

mercoledì 11 marzo 2009

...riflettendo...

Siamo solo al secondo incontro ma si può già capire una cosa... questo laboratorio sarà un mettersi in gioco, imparare dagli altri, delle loro esperienze, dalle loro personalità. Sarà imparare a diventare una grande squadra che si farà portavoce di un idea comune, sarà imparare ad accogliere chi ci sta vicino sia che ci assomigli, sia che sia molto diverso da noi. Sarà comunque una grande esperienza...(tania)

la canzone preferita di Klevis

Mi piace molto questo gruppo perchè è multietnico e mette insieme tutti i Paesi ormai divisi della Ex Jugoslavia. (Klevis)

ballando

Ciao, oggi abbiamo ballato molto e siamo stanchi

giovedì 5 marzo 2009

Parole parole parole

ACCOGLIENZA: modo di accogliere, ricevere a volte qualche sentimento.

INTEGRAZIONE: atto, effetto dell’integrare o integrarsi: completare aggiungendo ciò che manca.

LEGALITA’: la condizione di ciò che è conforme alle leggi.

PREGIUDIZIO: giudizio, opinione errata dovuta a scarsa conoscenza dei fatti o ad accettazione non critica di errate opinioni altrui; credenza superstiziosa.

STEREOTIPO: immagine mentale fissa e immutabile.

RAZZISMO: tendenza a considerare una razza umana come superiore alle altre, costringendo perciò gli appartenenti a queste ultime in condizioni di vita peggiori e ostacolando i reciproci rapporti fra individui dell'una e delle altre.

mercoledì 4 marzo 2009

Primo incontro

Nel tardo pomeriggio il vecchio contadino diffidente uscì di casa per prendere l'acqua del pozzo...e cosa vide appoggiato sul bordo? Il suo secchio! Proprio quello che pensava gli avesse rubato il montanaro appena giunto in paese. E così si ricordò che era andato al pozzo a prendere un po' d'acqua per gli animali e si era semplicemete dimenticato di riprenderlo. "Bè - ripeteva tra sé vergognandosi - eppure quel montanaro sembra proprio un ladro ..." (da un racconto cinese)