lunedì 30 marzo 2009

FAIR PLAY



Questa è una fotografia scattata durante una durissima salita sul passo del Galibier (Tour de France del 1952). Fausto Coppi e Gino Bartali due grandi campioni del ciclismo del secondo dopoguerra, immortalati durante un passaggio di una borraccia (per la cronaca: non è noto chi dei due stesse passando la borraccia al rivale). I due campioni erano eterni rivali, “mitizzati” anche dalla stampa dell’epoca in quanto la rivalità tra i due era vista come una metafora per la suddivisione politica e sociale del paese, diviso tra movimenti di ispirazione laica e d’influenza cattolica.
Perché ho messo questa foto a cui tengo in modo particolare? Perché secondo me è un simbolo ed un esempio di rivalità sportiva cavalleresca, di sfida tra galantuomini e di fair play.
Ma soprattutto perché lo sport lo vedo un po’ come una metafora della vita, sul “campo” come fuori bisognerebbe:
giocare con lealtà,
attenersi alle regole del gioco,
portare rispetto ai compagni, agli avversari, agli arbitri, agli spettatori,
accettare le sconfitte con dignità, mica sempre si può vincere,
rifiutare la violenza, la corruzione, il doping, il razzismo.
Cose che vanno oltre una visione superficiale di una partita o di una gara!!!
S.B.

venerdì 27 marzo 2009

IL BRUTTO ANATROCCOLO

(l'immagine è un po'forte ma rendeva bene l'idea su quello che volevo far capire)
La storia
Nella covata di mamma anatra c’e’ un uovo piu’ grande degli altri che non si vuole aprire.....Alla fine ne esce un pulcino grande e nero. Lo aveva detto la vecchia anatra che quello era un uovo di tacchino...Mamma anatra,allora, porta tutti i pulcini allo stagno per la prova di nuoto..i tacchini non sanno nuotare....lui invece nuota,forse meglio degli altri suoi fratelli che lo maltrattano di continuo..vanno cosi’ alla scoperta del mondo,nel cortile,a far conoscenza con gli altri animali; nessuno e’ buono con lui,tantomeno il tacchino che a suon di beccate lo manda via dalla corte...si ritrova cosi’ nella pericolosa palude dove incontra una anatra selvatica che viene colpita dai pallini dei cacciatori...Un cane da caccia e’ sul punto di azzannarlo,ma alla fine lo risparmia. Cosi’ si avventura in un bosco dove vede una casa;l’autunno e’ gia’ avanzato e dentro e’ cosi’ calduccio che si stende davanti al focolare..l’anziana padrona e’ ben lieta di avere ospiti e un nuovo amico: ma il gatto di casa non e’ dello stesso parere e lo caccia via a malo modo... Cosi’ si ritrova nuovamente da solo...arriva l’inverno e al limite del congelamento viene trovato da una rana che lo porta nella sua tana..diventeranno amici durante il lungo inverno...Arriva la primavera e lui esce dalla sua tana diventata ormai piccola..e’ diventato un bellissimo cigno e nuota sulle calme acque del lago...la rana non crede ai propri occhi quando riconosce la sua voce e pensa di aver perso un amico; ma la vera amicizia non si dimentica e insieme se ne vanno per il mondo, perche’ come diceva mamma anatra: il mondo e’ grande e bello......
ACCETTIAMO E ACCETTIAMOCI PER QUELLO CHE SIAMO...IN FONDO SIAMO TUTTI UGUALI...
la vostra solita chiaretta...

giovedì 26 marzo 2009

Quarto incontro: il pregiudizio

Indovina chi viene a cena, Stanley Kramer, 1967




Rosso Malpelo, Giovanni Verga, 1880

Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riescire un fior di birbone. Sicché tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano Malpelo; e persino sua madre, col sentirgli dir sempre a quel modo, aveva quasi dimenticato il suo nome di battesimo.

FAI PARTE DEL MONDO ANCHE TU COME TUTTI GLI ALTRI..



UN BEL GIORNO TI ACCORGI CHE ESISTI E CHE FAI PARTE DEL MONDO ANCHE TU.... COSì OGNI DUBBIO VA VIA E I PERCHè NON ESISTONO PIù....




Un bel giorno ti alzi e ti rendi conto di aver conosciuto un gruppo di persone splendido che ti sta facendo crescere sempre di più giorno dopo giorno....
..........GRAZIE RAGAZZI!!!!!!!!!!!CONTINUIAMO COSì...............
la vostra chiaretta=)

mercoledì 25 marzo 2009

...stereotipi...

che cos'è uno stereotipo??
Lo stereotipo è, nell'uso moderno, la visione semplificata e largamente condivisa su un luogo, un oggetto, un avvenimento o un gruppo riconoscibile di persone accomunate da certe caratteristiche o qualità. Si tratta di un concetto astratto e schematico che può avere un significato neutrale (ad es. lo stereotipo del Natale con la neve e il caminetto acceso), positivo (la cucina francese è la più raffinata del mondo) o negativo (l'associazione tra consumo di droghe e la musica rock) e, in questo caso, rispecchia talvolta l'opinione di un gruppo sociale riguardo ad altri gruppi. Se usato in senso negativo o pregiudizievole, lo stereotipo è considerato da molti come una credenza indesiderabile che può essere cambiata tramite l'educazione e/o la familiarizzazione.(wikipedia)

Tutti noi tendiamo più o meno consciamente a farci dei pregiudizi pretendendo di catalogare tutto ciò che ci sta attorno. Fin che si tratta di oggetti va tutto bene ma se si parla invece di esseri viventi allora le cose cambiano...tentiamo di raccogliere le persone che ci stanno attorno in categorie (dei matti, ai poco di buono, dai figli di papà a quelli non degni di nota perchè li ritenamo inferiori).Forse lo facciamo perchè l'idea di poter identificare una persona o un animale sotto il nom di una categoria ci da sicurezza, ci fa credere di averne il controllo ma non è affatto così....!Anzi gli stereotipi spesso sono fonte di scontri e intolleranze insensate. Si può pensare che le culle migliori per gli stereotipi siano i luoghi dove regna l'ignoranza (intesa come non conoscenza e non come elemento dispregiativo), ma non è così frequente è che nascano molti stereotipi anche tra i gruppi, per così dire più colti ( nascono dal fatto che più le persone sono colte e più si sentono superiori agli altri).
Certo è un obbiettivo non facile da raggiungere ma sarebbe davvero bello seognuno d noi nel suo piccolo si provasse ad impegnare, analizzando i comporatmenti di chi gli sta attorno e di se stesso in primis cercando di individuare e correggere l'errata abitudine di stereotipare.
Noi ci stiamo provando e devo dire che abbassare propri pregiudizi da un sacco di soddisfazioni.

la vostra Tania ;)

martedì 24 marzo 2009

CONOSCIAMOCI.....


LA NOSTRA AMICIZIA Finirà QUANDO UN PITTORE CIECO Dipingerà IL RUMORE DI UNA ROSA ROSSA CHE CADE SU UN TAVOLO DI CRISTALLO........
NON LASCIAMO CHE L'ABITO FACCIA IL MONACO.........
PROVIAMO AD ACCETTARE ANCHE CHI è DIVERSO!!



la vostra chiaretta....

venerdì 20 marzo 2009

Terzo incontro: la fiducia

Ed eccoci alle prese con persone quasi sconosciute delle quali dobbiamo provare a fidarci. Ci proviamo in un modo nuovo: senza raccontare nulla di personale, senza confidare segreti. Proviamo a bendarci gli occhi e lasciamo che un nuovo amico, di cui sappiamo ancora così poco ma che impareremo a conoscere meglio, ci guidi alla scoperta di odori, sensazioni tattili, rumori. Insomma alla scoperta di tutto ciò che c'è ma non si vede...

Proviamo così a riconoscere...


...e a riconoscerci.


E poi proviamo a fidarci di tutti, in una volta sola. Un cerchio di noi. Ci stringiamo le mani, vietato lasciarsi. A turno uno è al centro bendato. Il cerchio lo protegge. Funziona, fidatevi!


Mi è piaciuta l'idea che fossimo una squadra: perdo io e perdi anche tu (Klevis)

All'inizio ho avuto paura ma poi ho capito come il mio compagno mi giudava e sono riuscita a rilassarmi (Chiara)

Mi è piaciuto guidare il mio compagno. Lo ho aiutato (Adem)

Se non sentivo il cerchio intorno mi sentivo persa (Tania)

Storiella carina....

Ci Sono Anch'io

Max Pezzali

Io
di risposte non ne ho
mai avute mai ne avrò
di domande ne ho quante ne vuoi
e tu
neanche tu mi fermerai
neanche tu ci riuscirai
io non sono
quel tipo di uomo e non lo sarò mai
Non so se la rotta è giusta o se
mi sono perduto ed è
troppo tardi
per tornare indietro così
meglio che io vada via
non pensarci, è colpa mia
questo mondo
non sarà mio

Non so
se è soltanto fantasia
o se è solo una follia
quella stella lontana laggiù
Però
io la seguo e anche se so
che non la raggiungerò
potrò dire
ci sono anch'io

Non è
stato facile perchè
nessun' altro a parte me
ha creduto
però ora so
che tu
vedi quel che vedo io
il tuo mondo è come il mio
e hai guardato
nell'uomo che sono e sarò
Ti potranno dire che
non può esistere
niente che non si tocca o si conta o si compra perchè
chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te

E so
che non è una fantasia
Non è stata una follia
quella stella
la vedi anche tu
perciò
io la seguo ed adesso so
che io la raggiungerò
perchè al mondo
ci sono anch'io
perchè al mondo
ci sono anch'io
ci sono anch'io
ci sono anch'io

Era il primo giorno del 2009, l'uno gennaio....Mi ero alzata come al solito prima di tutti gli altri per sistemare un po' la casa...avevo deciso di accendere la televisione, l'unico rumore che spaccava un silenzio di tomba era quello, per caso stavano facendo vedere un film che già conoscevo(ma che adoravo) e mentre ripensavo alla serata partì questa canzone...quando sono giù mi metto sul letto e la ascolto mille e più volte, per me ha un grande significato.....ognuno la può interpretare a suo modo ma in quest'ambito la vedevo proprio adatta!!!!!!!VI Dò UN AIUTINO: IL MONDO è DI TUTTI E NON DI UNA SOLA PERSONA...e....come dice la canzone CI SONO ANCH'IO.........

la vostra Chiaretta

mercoledì 18 marzo 2009

Poesia

Piccola poesia
Questo è il nostro 3 incontro
stare cn voi è bello
è cm un tramonto
che si vede nel rosso cielo.
Con voi ogni mercoledi e divertente
ascoltando i vostri discorsi divento intelligente,
Parlando dell'integralità
e di cm vivere nella legalità.
Divertendoci passano le ore
questo e un progeto che ci sta a cuore,
grazie di questi momenti
grazie di essere sempre sorridenti.
grazie....
by adem

tutti vagabondi

Walkin' in my shoes




Camminare Nelle Mie Scarpe
Vorrei dirti circa le cose
Che mi hanno infilato dentro
Il dolore a cui sono stato soggetto
Ma il Signore stesso arrossirebbe
Gli innumerevoli banchetti posati ai miei piedi
Frutti proibiti per me da mangiare
Ma penso che il tuo polso ricomincerà a sfrecciare
Adesso sto cercando l’assoluzione
Perdono per le cose che faccio
Ma prima che tu arrivi a qualche conclusione
Prova a camminare nelle mie scarpe
Prova a camminare nelle mie scarpe
Inciamperai nei miei passi
Mantieni sempre la stessa nomina che io ho mantenuto
Se provi a camminare nelle mie scarpe
Se provi a camminare nelle mie scarpe
La moralità disapproverà
La decenza guarda dall’alto in basso
Il destino del capro espiatorio fatto di me
Ma adesso prometto, mio giudice e miei giurati
Le mie intenzioni non potevano essere più pure
Il mio caso è facile da vedere
Non sto cercando una coscienza più pulita
La pace della mente dopo ciò che ho passato
E prima che parliamo di qualche pentimento
Prova a camminare nelle mie scarpe
Prova a camminare nelle mie scarpe
Inciamperai nei miei passi
Mantieni sempre la stessa nomina che io ho mantenuto
Se provi a camminare nelle mie scarpe
Se provi a camminare nelle mie scarpe
Prova a camminare nelle mie scarpe
Adesso non sto cercando l’assoluzione
Perdono per le cose che faccio
Ma prima che tu arrivi a qualche conclusione
Prova a camminare nelle mie scarpe
Prova a camminare nelle mie scarpe
Inciamperai nei miei passi
Mantieni sempre la stessa nomina che io ho mantenuto
Se provi a camminare nelle mie scarpe
Inciamperai nei miei passi
Mantieni sempre la stessa nomina che io ho mantenuto
Se provi a camminare nelle mie scarpe
Prova a camminare nelle mie scarpe
Se provi a camminare nelle mie scarpe
Prova a camminare nelle mie scarpe



(federica)

venerdì 13 marzo 2009

poesia


Cittadino del mondo

Il tuo Cristo è ebreo
e la tua democrazia è greca

la tua scrittura è latina

e i tuoi numeri sono arabi

la tua auto è giapponese

e il tuo caffé è brasiliano

il tuo orologio è svizzero

e il tuo walkman è coreano

la tua pizza è italiana

e la tua camicia è hawaiana

le tue vacanze sono turche,
tunisine o marocchine.
Cittadino del mondo

non rimproverare il tuo vicino
di essere... straniero



(susanna)

giovedì 12 marzo 2009

Secondo incontro: le regole del gioco

Si balla. Una sola regola: la musica si ferma e ci si deve fermare tutti, in qualsiasi posizione ci si trovi. Statue di sale.

Klevis e Adem

Klevis


Adem



Tania



Anna


Si vive. Si viaggia. Ci si sposta per i più svariati motivi. Si vola. Ci si imbarca. Si emigra. Le regole del gioco però in questo caso sono molte di più. Si chiamano leggi. Una in particolare controlla l'immigrazione in Italia: la legge Bossi-Fini.


Abbiamo cercato di capirla meglio...


E alla fine abbiamo recitato...due avvocati ruspanti, una giuria popolare, un giudice che cerca di mantenere l'ordine. Sul banco degli imputati la legge Bossi-Fini


Gli avvocati Klevis (avv. della difesa della legge) e Alessia (avv. dell'accusa)

La giuria popolare alle prese con il voto

La poesia dell'aria-insieme

Aria da nord, aria da sud,aria sul monte,aria sul mare,aria che viene, ma non fa male,aria che ci fa respirare,aria che ci fa pensare.Porta ossigeno dappertutto,trasportata dal vento contiene di tutto:felicità, amore e cortesia,che nessuno le può portare via.L'aria è preziosa, pura e colorata, quasi completamente incantata.Ci dà vita e armonia.girando intorno a noi,senza mai andare via.L'aria può essere pura o inquinata, dipende dal posto in cui è passata.Porta le nuvole a fare un giretto, prima di farle coricare nel letto.L'aria è una risorsapura e incantata,che merita di essere rispettata.
(Anna)

mercoledì 11 marzo 2009

...riflettendo...

Siamo solo al secondo incontro ma si può già capire una cosa... questo laboratorio sarà un mettersi in gioco, imparare dagli altri, delle loro esperienze, dalle loro personalità. Sarà imparare a diventare una grande squadra che si farà portavoce di un idea comune, sarà imparare ad accogliere chi ci sta vicino sia che ci assomigli, sia che sia molto diverso da noi. Sarà comunque una grande esperienza...(tania)

la canzone preferita di Klevis

Mi piace molto questo gruppo perchè è multietnico e mette insieme tutti i Paesi ormai divisi della Ex Jugoslavia. (Klevis)

ballando

Ciao, oggi abbiamo ballato molto e siamo stanchi

giovedì 5 marzo 2009

Parole parole parole

ACCOGLIENZA: modo di accogliere, ricevere a volte qualche sentimento.

INTEGRAZIONE: atto, effetto dell’integrare o integrarsi: completare aggiungendo ciò che manca.

LEGALITA’: la condizione di ciò che è conforme alle leggi.

PREGIUDIZIO: giudizio, opinione errata dovuta a scarsa conoscenza dei fatti o ad accettazione non critica di errate opinioni altrui; credenza superstiziosa.

STEREOTIPO: immagine mentale fissa e immutabile.

RAZZISMO: tendenza a considerare una razza umana come superiore alle altre, costringendo perciò gli appartenenti a queste ultime in condizioni di vita peggiori e ostacolando i reciproci rapporti fra individui dell'una e delle altre.

mercoledì 4 marzo 2009

Primo incontro

Nel tardo pomeriggio il vecchio contadino diffidente uscì di casa per prendere l'acqua del pozzo...e cosa vide appoggiato sul bordo? Il suo secchio! Proprio quello che pensava gli avesse rubato il montanaro appena giunto in paese. E così si ricordò che era andato al pozzo a prendere un po' d'acqua per gli animali e si era semplicemete dimenticato di riprenderlo. "Bè - ripeteva tra sé vergognandosi - eppure quel montanaro sembra proprio un ladro ..." (da un racconto cinese)